La Procura di Napoli ha aperto un’indagine conoscitiva sull’assegnazione all’associazione «Arca-Agende rosse Campania» del primo piano e dell’intero appezzamento di terreno coltivabile di 9mila metri quadrati, della villa confiscata in via Petrarca al boss del contrabbando Michele Zaza. La decisione avviene dopo che il caso è stato sollevato dal Corriere del Mezzogiorno dopo una lunga inchiesta giornalistica. Il procuratore aggiunto Alfonso D’Avino ha deciso di acquisire tutti gli articoli pubblicati dal quotidiano nelle ultime settimane, comprese le interviste video realizzate sul sito internet. Nei prossimi giorni il fascicolo sarà assegnato ad un sostituto procuratore del pool «Reati conto la pubblica amministrazione» che valuterà se sia o no stato commesso qualche reato. L’indagine, aperta d’iniziativa dalla Procura, punta a verificare se siano stati rispettati tutti i criteri di legge nella concessione di quella porzione della lussuosa villa confiscata al boss.
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