Napoli abbraccia la sua Reginella Santa, celebrata oggi la beatificazione di Maria Cristina di Savoia

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NAPOLI – Una folla di circa 2000 persone ha gremito oggi la basilica di Santa Chiara per la cerimonia di beatificazione della Regina Maria Cristina. Oltre ai Borbone delle Due Sicilie presenti i membri delle principali case nobiliari europee, compresi i Savoia.

LA CERIMONIA– Officiata dal Cardinale Crescenzio Sepe, ha visto la partecipazione di un grande numero di cittadini, simpatizzanti e semplici curiosi. La basilica di Santa Chiara non è bastata per accogliere tutti. Molte persone sono state infatti costrette a prendere posto all’esterno, a causa della grande calca. All’interno della basilica sono stati posizionati 8 maxischermi, per permettere a tutti una agevole visione della cerimonia. Nel cortile esterno della basilica hanno preso posto numerosi esponenti dell’associazione culturale Neoborbonica, che hanno fatto un gran sfoggio di bandiere del Regno delle Due Sicilie. Attimi di commozione tra i presenti quando il Cardinale ha ricordato, nella sua omelia, la vita della Regina Maria Cristina, vero e proprio esempio di Santità per Napoli e per i napoletani.

LA REGINA- Nata a Cagliari nel 1812, sposò nel 1832 il Re Ferdinando II delle Due Sicilie. Le ottime maniere e le numerose opere benefiche portati avanti dalla Regina Maria Cristina le fecero guadagnare, ancora in vita, l’appellativo di Regina Santa. Morì nel 1836, a 24 anni,  in seguito a febbre puerperale, dopo aver dato alla luce l’erede al trono Francesco. Il processo di beatificazione fu avviato dal consorte Ferdinando II nel 1852. Nel 1859 Maria Cristina fu dichiarata Venerabile e nel 2013 Papa Francesco ha autorizzato il decreto che sanciva il miracolo attribuito all’intercessione della Regina Maria Cristina.

I NOBILI- Presenti i membri delle più illustri famiglie nobili d’Europa. Accanto ai Borbone delle Due Sicilie al completo hanno preso posto i rappresentanti di casa Savoia, oltre a numerosi esponenti di famiglie Reali, tra i quali gli Asburgo, i Bragança del Portogallo e i membri della famiglia Reale di Jugoslavia. Borbone e Savoia hanno, almeno per l’occasione, messo da parte ogni rancore derivante dall’invasione del Regno delle Due Sicilie nel 1860. La presenza al completo dei Borbone-Due Sicilie ha sancito la riappacificazione dei due rami della famiglia, divisi sin dal 1960 a causa di una disputa dinastica. Si prepara cosi il terreno per la riunificazione dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio, retto parallelamente dal ramo “francese” e “spagnolo” del casato Borbone.

 

Antonio Folle

Redazione

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