NAPOLI – «Nonostante ciò che ha scritto il dott. Moretti io non mi sento affatto rassicurato circa i destini produttivi ed occupazionali per il nostro territorio derivanti dal Piano industriale di Finmeccanica. Scorgo un progetto a trazione settentrionale, la chiusura od il ridimensionamento di produzioni strategiche, leader nel mondo. Il nuovo Piano è interamente pagato dalla Campania, e ciò è inaccettabile». E’ questo il messaggio del sindaco di Napoli Luigi de Magistris, indirizzato al Presidente del Consiglio dei Ministri.
PREOCCUPATO DE MAGISTRIS – Il primo cittadino partenopeo infatti aveva scritto all’amministratore delegato di Finmeccanica, Mauro Moretti, perchè preoccupato di eventuali ricadute del nuovo piano industriale di Finmeccanica rispetto al territorio di Napoli, all’area metropolitana e alla Regione. «L’incontro del 19 – ha scritto de Magistris – rappresenterà un’occasione importante per dichiarare piena convergenza sulle pesanti critiche rivolte dai sindacati alle decisioni del Governo e di Finmeccanica. Ferme restando altre considerazioni frutto dell’incontro, ritengo necessario che il Governo convochi subito le Confederazioni e le istituzioni del territorio per aprire un tavolo di confronto e analogo impegno al confronto dovranno mettere in campo le Commissioni parlamentari di Camera e Senato». I siti Finmeccanica sono 11, di cui 9 a Napoli. Gli addetti circa 6.500 che diventano circa 20.000 se si considerano anche i lavoratori dell’indotto. Il Sindaco incontrerà giovedì 19, su loro richiesta, le Confederazioni regionali Cgil, Cisl e Uil ed i rispettivi sindacati di categoria dei metalmeccanici. Un incontro sugli stessi temi si era tenuto il 9 febbraio su iniziativa dell’Assessore al Lavoro, Enrico Panini. «Noi – ha poi concluso il sindaco di Napoli – saremo a fianco delle organizzazioni sindacali per tutte le iniziative che intenderanno intraprendere per impedire la desertificazione produttiva del territorio».