A Pozzuoli si ritorna a scuola tra disagi e polemiche

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di Eva Martino
POZZUOLI – A Pozzuoli, per alcune famiglie, l’anno scolastico 2024-25 si è avviato tra polemiche e delusioni. A farne le spese, purtroppo, sono gli studenti che per la Costituzione italiana hanno diritto all’istruzione, ma talvolta, questa bellissima formula normativa, appare astratta e poco contestualizzata. Il 12 settembre sono riprese, dopo la pausa estiva, le lezioni. A causa dei lavori di adattamento sismico della SMS G. Diano, oggi IC Marconi Diano, 11 classi della scuola secondaria, sono state dislocate al Plesso Andersen, nel quartiere flegreo di Monterusciello. Il 22/07/2024, con la delibera di Giunta n. 99, è stato disposto tale trasferimento, insieme ad un altro provvedimento che ha interessato gli alunni del Plesso Artiaco del V Istituto comprensivo Artiaco, che, a causa dell’inagibilità della scuola, sono stati dislocati nel Plesso S. Lucia dello stesso Istituto Comprensivo.

Aldilà della fatiscenza di alcune scuole locali, il bradisismo ci ha messo lo zampino: infatti, dopo il significativo sciame sismico del 20 maggio scorso, alcune scuole hanno evidenziato tutta la loro debolezza strutturale, nonostante i continui sopralluoghi effettuati in precedenza, dopo le scosse più forti, che erano prontamente seguiti da pubblici comunicati nei quali il Sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni, o altri responsabili di Protezione Civile, assicuravano le famiglie che le scuole puteolane fossero il luogo più sicuro dove mandare i propri figli.

“ALUNNI DI SERIE B” – Un papà dell’IC Marconi-Diano scrive su FB: “Oggi primo giorno di scuola per gli studenti della G. Diano di Pozzuoli, noi facciamo parte di quelli di serie B, quelli che sono stati selezionati per la Andersen di Monterusciello una scuola in cui si sono permessi di abilitare aule senza finestre, senza lavagne, e senza insegnanti, buona parte degli insegnati della classe di mio figlio sono andati via. Hanno realizzato un servizio che raduna ragazzini dai 10 ai 13 anni in più punti della città senza alcun controllo da parte della polizia municipale, né nei punti di ritrovo né tantomeno fuori scuola. Ci sarebbe molto da dire sull’organizzazione di questo servizio scolastico da parte sia del Comune che della Dirigenza Scolastica, che a mio parere hanno avuto tutto il tempo di preparare la struttura scolastica ed i relativi servizi per l’inizio delle lezioni. Purtroppo per organizzare bene un servizio ci vuole volontà, competenza e intelletto, qualità rare al giorno d’oggi soprattutto tra coloro che sono deputati a governare”.

SCUOLE NON ADEGUATE – Da varie testimonianze scritte sui social e da quelle raccolte dal vivo tra i genitori, pare che il Plesso Andersen si presenti come una scuola non adeguata ad accogliere gli studenti: i bagni conserverebbero ancora wc per alunni della scuola dell’infanzia, alcune porte delle aule sarebbero rotte, gli spazi sarebbero angusti e privi di finestre, infestati da zanzare perché afferenti su un giardino con sporcizia ed erba alta. I docenti sarebbero costretti a fare lezione sui fogli perché le aule sono prive di lavagne.

DISAGI E POLEMICHE – La polemica è esplosa anche per il criterio utilizzato nella scelta di quali classi trasferire nel quartiere di Monterusciello e sull’assenza della Polizia Municipale nei punti di raccolta degli studenti che, con un pullmino comunale, vengono accompagnati a scuola. “Mi piacerebbe sapere – scrive una mamma – chi ha deciso quali sezioni debbano subire tali disagi e perché non è stato fatto un sorteggio pubblico all’insegna della trasparenza. Non siamo in dittatura, ma in democrazia per cui va rivista tutta l’organizzazione”.
“Dalle testimonianze raccolte – dichiara il consigliere comunale di Pozzuoli ORA Riccardo Volpe – pare che la situazione della Andersen sia critica. Chiederò spiegazioni all’assessore all’Istruzione Vittorio Festa e, anzi, proporrò un sopralluogo congiunto in tutte le scuole. L’edilizia scolastica, soprattutto in un territorio come in nostro, deve essere messa in primo piano. Non bastano interventi spot, ma ci vogliono aule, finestre e bagni dignitosi”.

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