“Non c’è pace per i cassonetti disseminati per Napoli e le altre città campane con l’obiettivo di raccogliere indumenti usati da riavviare poi al mercato del riciclo e del riuso con scopi benefici, attività finita spesso al centro di indagini e inchieste giornalistiche”.
Lo hanno detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e il conduttore radiofonico Gianni Simioli denunciando che “la nuova tecnica usata da chi vuole impossessarsi del contenuto di quei cassonetti per usare quei vestiti abbandonati o per rivenderli nei mercatini della spazzatura che si tengono spesso a ridosso della stazione centrale di Napoli”.
“In pratica, si fa un foro nella parte inferiore dei cassonetti, usando attrezzi da lavoro atti a tagliare il ferro, per poi svuotare i cassonetti nel giro di pochi minuti e vanificando, in questo modo, l’intento benefico di chi si libera degli abiti che non usa più portandoli in quei contenitori” hanno aggiunto Borrelli e Simioli per i quali “considerando anche i pericoli che corrono quelli che tentano di prendere quei vestiti calandosi, letteralmente, nei cassonetti, sarebbe opportuno prevedere maggiori misure di controllo per evitare altri furti per non trasformare una buona azione in un incentivo a commettere reati”.
Il fenomeno si è particolarmente sviluppato negli ultimi tempi nei cosiddetti quartieri bene dove della città come Posillipo, Chiaia e il Vomero dove si recuperano frequentemente anche capi di un certo valore.