di Angelo Amitrano
CASALNUOVO- Il comune a nord di Napoli è fra i 12 in cui è stato finanziato il progetto ministeriale Vita Indipendente per Disabili, iniziativa ideata dall’Ambito 21 per fornire completa assistenza soprattutto ai disabili gravi. All’interno di essa è inserito il programma Pro.v.i.amoci che nasce con lo scopo di dare ai disabili piena autonomia e indipendenza, in particolare potranno decidere le persone a cui affidarsi per ogni necessità specifica, il luogo dove vivere e la gestione delle risorse economiche.
DICHIARAZIONI- Nicoletta Romano, assessore alla comunicazione, al bene comune ed al volontariato della nuova giunta guidata dal sindaco Massimo Pelliccia, afferma: <<Ottenere finanziamenti per progetti che arricchiscono l’offerta delle politiche sociali è sempre un successo. L’intento di questo progetto è offrire ai disabili in possesso dei requisiti richiesti la possibilità di organizzare al meglio la propria vita fruendo del servizio dell’assistente personale, si tratta di un tassello importante per garantire la massima indipendenza a persone che convivono con delle disabilità gravi. Pro.v.i.amoci s’inserisce in un novero di progetti: il servizio di assistenza domiciliare sociale ed integrata, il servizio di assistenza scolastica specialistica, i contributi per il trasporto presso i centri di riabilitazione e gli assegni di cura che l’ambito casalnuovese, guidato dal dirigente Pasquale Guercia e dal coordinatore di piano Giuseppe Bellobuono, assicura ai cittadini.>> Il progetto, per cui sono stati finanziati circa 80mila euro, è rivolto alla fascia di età compresa fra i 18 ed i 65, e Romano aggiunge: <<L’opportunità maggiore è dettata dal coinvolgimento diretto dell’utente all’interno del progetto: saranno gli stessi destinatari ad elaborare un piano individualizzato di assistenza, già a partire dalla fase di definizione dei bisogni essenziali, fino ad arrivare all’organizzazione pratica delle mansioni e degli orari in cui si necessita di maggiore assistenza personale.>> Parte della quota sarà rivolta a provvedimenti preparatori riguardanti le azioni autonome, in particolare vivere in un luogo, sono previste infatti strutture di co-housing sociale ed attività di monitoraggio delle azioni da parte di un apposito ufficio per garantire anche l’integrazione sociale.