POZZUOLI – A Febbraio di quest’anno erano ripartiti i lavori al Rione Terra a Pozzuoli. Erano stati sbloccati, in un incontro svoltosi tra il Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, e il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, i 33 milioni di euro stanziati dalla Regione Campania per completare i lavori di ristrutturazione dell’acropoli che erano fermi da tempo. Cento lavoratori iscritti nelle liste di mobilità e del collocamento. Circa cento milioni erano stati spesi negli ultimi anni tra ritardi ed impegno sopravvenuto per gli scavi archeologici.
IL DEGRADO – «A distanza di pochi mesi – attaccano il membro dell’esecutivo nazionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli ed il capogruppo del Sole che Ride al comune di Pozzuoli Paolo Tozzi che hanno realizzato un blitz sul cantiere per documentare lo stato di degrado e abbandono dell’area – la Regione Campania ha di nuovo bloccato i fondi e mandato a casa i poveri operai. Uno sconcio, un atto politicamente criminale.Attualmente c’è ancora un 30% di restauro dei palazzi da completare. L’antica rocca si dovrebbe trasformare in un luogo turistico, il 70% dei palazzi destinato ad alberghi, altri ad edifici pubblici o commerciali. In realtà come è avvenuto per i fondi sui laghi o sulla depurazione assistiamo a grandi annunci ripetuti in infinite conferenze stampa ma poi la sostanza è solo tantissimo “fumo a manovella” e intanto gli operai non hanno più lavoro e l’area sprofonda nel più totale abbandono”.
