Voilà les Macarons: i dolci francesi più amati dagli italiani, al Grenoble i segreti per farli – LE FOTO

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La preparazione dei dolci francesi al Grenoble di Napoli

NAPOLI – Si è tenuto presso l’Istituto francese di Napoli, maggiormente conosciuto come  Grenoble, l’atelier di preparazione dei macarons, alla presenza di Leopoldo Infante, fondatore dell’omonima pasticceria, e dello chef Daniele Striano.  Sono due le leggende sulle origini di questi dolcetti a base di meringa, composti da albume d’uovo, zucchero a velo e farina di mandorle.

ITALIA FRANCIA UNITE DAL GUSTO – Secondo la leggenda francese essi sono stati realizzati per la prima volta alla fine del ‘700 in un convento di monache, vicino Cormery, per l’appunto in Francia. La leggenda italiana invece vuole che essi siano nati a Venezia nel ‘500 su commissione di Caterina de’Medici, che avendo sposato Enrico II li introdusse poi alla corte francese.

“DOLCE SNERVANTE” – Negli ultimi anni la “cultura dei macarons” si è diffusa molto anche da noi in Italia e sono tante le pasticcerie che imitano la tradizione francese con grande successo. Sono oltretutto sempre di più le persone che cercano di prepararli autonomamente in casa, ma come ha spiegato Leopoldo Infante, il macaron è chiamato “il dolce snervante”, a causa delle difficoltà nella lunga e complessa preparazione. Devono trascorrere infatti due o tre giorni prima di poter gustare questi piccoli capolavori culinari. «Un buon macaron non deve essere né troppo duro né troppo morbido. Le due facce devono essere diritte e non bomabate – ci dice Leopoldo – Purtroppo la buona riuscita o meno del dolce la si vede solo a operazione completata, ma se il risultato è positivo si ottiene un interessante incontro di sapori e consistenze differenti».

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Gli ospiti intenti a preparare i macarons

GLI OSPITI – In tanti sono accorsi ieri all’Istituto, dai più piccoli ai più adulti, tutti incuriositi dall’occasione di poter imparare qualcosa di nuovo e divertente. L’evento è stato in effetti un simpatico mix di cultura francese e italiana, vista la diversa provenienza degli ospiti e l’incontro quindi tra due lingue diverse, il che ha reso tutto ancora più interessante. Un pò tutti avevano già sentito parlare dei macarons, o avevano avuto la fortuna di assaggiare gli originali francesi. Ad esempio Federica ha detto: «Ho provato i macarons durante un viaggio in Francia e ho trovato interessante poter imparare a prepararli di persona, anche perchè essendo celiaca questo è uno dei pochi dolci che posso gustare tranquillamente, dato che non contiene glutine». Un magnifico confronto Italia-Francia quindi, che ha lasciato tutti soddisfatti e col sorriso sulle labbra, pronti a tentare nuovamente da soli la preparazione di questi buonissimi dolcetti.

 

Magdalena Sanges

 

 

 

Redazione

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