Via Toledo e il fenomeno dei fachiri

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La principale attrazione del momento su via Toledo: due indiani catturano la curiosità della folla con il loro “misterioso equilibrio sospeso”. Li abbiamo intervistati per voi.

 

Tra disegnatori “madonnari”, rumeni jazzisti, lirici dell’Europa dell’Est, mimi travestiti da regine, e dopo il grande ballerino di colore che imita i passi di Michael Jackson, ora è la volta dei fachiri.

Da più di un mese ormai, camminare lungo via Toledo significa imbattersi in una coppia di indiani che stanno conquistando proseliti con il loro misterioso gioco di equilibrio. Tutta la storica arteria del centro è catturata dal loro spettacolo “a due piani”: i due protagonisti, bardati con costumi giallo-arancio tipici della cultura ascetica indiana, dimostrano di mantenersi in perfetto equilibrio l’uno sull’altro, con il solo apparente sostegno di un bastone e di una presunta capacità di concentrazione mentale.

L’uno seduto su un tappeto per strada, l’altro, il più anziano, è sospeso immobile quasi in cielo, sfidando ogni regola della fisica.

 

Li accompagna in questo spettacolo itinerante un altro indiano, di nome Momun, che li aiuta a invertirsi di ruolo, coprendoli per qualche minuto con un grande telone. E mentre avviene il cambio di parti, la gente si arrovella nell’indovinare il loro segreto, nel cercare una spiegazione logica, nello scrutare ogni minimo movimento per capire il trucco.

 

Momun ci concede una breve intervista (non comprende bene ancora l’italiano, per cui conversiamo in inglese), per conoscere qualcosa di più su di loro e sul loro momento fortunato.

 

Come è nata l’idea di questo spettacolo di prestigio?

Abbiamo deciso di preparare questo numero nel nostro paese, in India, e di portarlo poi qui in Italia, unicamente come fonte di lavoro e non di divulgazione culturale. È il nostro spettacolo e cerchiamo di procurarci da vivere ogni giorno con questo numero.

 

Come vi trovate a Napoli? Cosa vi dice la gente?

Napoli è una bella città, stiamo davvero bene, la gente è molto simpatica e calorosa. Ma purtroppo non si riusciamo a vivere con questo. Al massimo mettiamo facciamo circa venti euro al giorno, da divedere poi in tre. Le persone si interessano a noi, ci parlano, anzi qualcuno ci ha proposto aiuto per cercare lavoro.

 

Da quanto tempo siete a Napoli? Rimarrete qui a vivere?

Siamo arrivati in Italia da circa cinque mesi e da tre viviamo a Napoli, ancora non sappiamo se rimarremo qui. Alcuni nostri amici indiani, girano continuamente per l’Italia, molti sono a Roma, cercano la città migliore dove si possa guadagnare di più.

 

E poi giunge il momento del cambio. Ogni ora Momun deve coprire con un telo i due amici attori che si danno il cambio turno delle posizioni. Non ci azzardiamo a chiedere se ci svela il trucco del loro gioco illusionistico, ci sorride e ci dice solo che il bastone che sorregge è in ferro.

 

 

Articolo-intervista e foto di Giovanni Postiglione©

Redazione

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