Sono giorni di divertimento, attrazione, aggregazione per il quartiere Secondigliano, risultati della creatività e della genialità di Umberto Brusciano, un uomo che ha dato una bellissima risposta al suo passato, alla società, alla crisi economica: dopo 10 anni scontati in carcere si è sposato, ha avuto due figlie, ed infine si è inventato una singolare occupazione, far luce sul suo quartiere di nascita, Secondigliano, e sulle problematiche economiche e quotidiane di questa realtà. Come? Solo con musica e parole, ed il suo incorruttibile bagaglio d’entusiasmo.
Da tempo Umberto nel quartiere è promotore di un’iniziativa nata unicamente dalla sua fantasia e smania di riscatto, munito del suo computer, delle sue casse, del suo microfono, ma soprattutto della sua passione, e del supporto della sua famiglia, si colloca per le strade di Secondigliano, ogni giorno in una diversa, e trasmette musica, allegria, speranza: le sue casse richiamano l’attenzione, suonano delle musiche più belle degli ultimi tempi, canzoni rock, pop, dance, mentre la sua voce ‘dà voce’ a quelle realtà preda di crisi e monotonia, come le attività commerciali presenti a Secondigliano, Umberto le divulga parlando di loro, pubblicizzandole, tra una canzone e l’altra, come un deejay unico nel suo genere, e la quotidianità di ragazzi che trovano in questi pomeriggi animati un punto di ritrovo e riferimento.
Umberto Brusciano che, come capita sempre più spesso, è stato dimenticato da una società, da uno Stato, come egli stesso denuncia, che ignora l’inserimento o il reinserimento di troppe persone nella vita sociale e lavorativa, proprio lui in questi giorni sta ‘facendo luce’, sta ricordando quella stessa società, e le persone. La sua è una particolare proposta di sensibilizzazione, che arricchisce se stesso e chi ne viene coinvolto “Attualmente sono disoccupato, non ho mai realizzato una cosa così bella, questa iniziativa è una ‘mia creatura’ e mi sta dando tantissime gratificazioni –racconta Brusciano- in carcere facevo parte di alcuni programmi di inserimento, ho partecipato a corsi di teatro, ho ottenuto un diploma di aiuto regista, sono stato il responsabile del giornalino… dopo quei 10 anni oggi io ho scelto di percorrere l’altra strada, quella ‘giusta’, ma mi sono accorto che troppe persone, soprattutto giovani e soprattutto in questo quartiere, hanno poche speranze per un futuro, io ho due bambine, e so che i nostri figli crescono in una situazione di degrado… poi manca soprattutto il contatto tra le persone… così mi sono immaginato un modo per animare questa realtà…”.
L’idea del ‘creativo animatore’ è nata in via Vittorio Emanuele e in via Padre Gaetano Enrico, la risposta alla sua iniziativa è stata spontanea negozio per negozio, le attività commerciali lo hanno accolto immediatamente con molto entusiasmo, circa 120 i negozi che fino ad ora gli hanno dato conferma, e tantissime strade che giorno per giorno sono attirate dal successo delle giornate precedenti e chiedono la presenza di Umberto, della sua musica e della sua sensibilità. “Ho tantissime idee… il 1 settembre, ad esempio, realizzerò un evento scolastico, mi piace chiamarlo ‘il Tour di Secondigliano’, con musiche di cartoni animati, lancio di palloncini, maschere di Peppa Pig, Topolino, Minnie che andranno tra la gente a movimentare e coinvolgere il quartiere. A supportarmi ci sono anche alcune persone della parrocchia San Cosimo e Damiano che retribuisco per aiutarmi nella divulgazione con del volantinaggio. Sono molto contento anche per l’approvazione di Polizia e Carabinieri”, continua a raccontare Umberto.
Umberto Brusciano non è solo un punto di riferimento per la sensibilizzazione, per la società, per il quartiere Secondigliano, dove c’è lui c’è musica e speranza, è così un esempio, l’esempio concreto di come con soltanto l’amore, la volontà, la mente ed un naturale senso artistico ci si possa riscattare, e si possa diventare inventori e realizzatori della propria realtà.
Flavia Tartaglia