Trasporti, ai disagi alla circolazione si aggiunge una “finta raccolta differenziata”

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Gli orari del prossimo sciopero del 16 dicembre

NAPOLI – Scioperi, ritardi di 50 minuti, corse soppresse all’improvviso, contenitori per la raccolta differenziata assenti o privi di buste nelle stazioni. Tutti i disagi di cui è vittima e causa la stazione della cumana e la Sepsa, stanno alimentando un forte malumore tra la popolazione locale che preferirebbe la chiusura dell’azienda per la mobilità o l’istituzione di mezzi di trasporto alternativi da parte dei Comuni e della Regione.

LE CAUSE DEL DISAGIO – L’azienda di trasporto pubblico che serve l’area di Napoli e dei Campi Flegrei, cioè la ex Sepsa, oggi inclusa nel gruppo Ente Autonomo Volturno, continua ad essere causa di malumore per i pendolari locali. Le cause sembrano essere sempre le stesse: assenza di treni per la mancanza di risorse atte alla manutenzione e continui ritardi e scioperi dovuti ai posticipi degli stipendi per i dipendenti. A maggio, dopo la dichiarazione da parte di alcuni dipendenti che la Sepsa avrebbe chiuso entro fine anno, un’azienda tedesca ha valutato l’ipotesi di acquisire in blocco l’E.A.V. Tuttavia, constatato attraverso una perizia che gli utili a breve termine sarebbero stati nettamente inferiori ai costi, ha deciso di ritirare l’offerta. Dunque, sono ripresi gli scioperi. Da un mese a questa parte, ne viene dichiarato uno ogni 10 giorni. L’ultimo il 6, il prossimo lunedì 16 dicembre. Le motivazioni sono state diverse: ritardo nella retribuzione, ma anche mancato recepimento dei buoni pasto giornalieri da 8 euro.

GLI ORARI “RITARDATI” – Il ritardo costante dei treni è il problema più grave. Sulla linea Cumana, da ormai due mesi, la frequenza “ufficiale” è di 40 minuti, ma in realtà, le corse sono effettuate anche ogni 50 minuti se non ogni ora. Sulla linea Circumflegrea, la frequenza dovrebbe essere di 15 minuti, ma concretamente arriva a 25. Tuttavia, su questa linea guasti veri e “finti” ai treni hanno provocato notevoli ritardi che supervano l’ora. Proprio oggi, dalle ore 17 alle 18.40 è stata interrotta la circolazione sulla linea Circumflegrea per un treno guasto alla stazione di Traiano.

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Non ci sono le buste per la raccolta della differenziata

FINTA RACCOLTA DIFFERENZIATA – Inoltre, mentre i Comuni stanno lottando per attuare e far rispettare la raccolta differenziata, non accade lo stesso per la Sepsa. Moltissime stazioni, tra cui per la linea Cumana quella di Edenlandia, hanno i contenitori per la raccolta differenziata, ma non i sacchetti. Di fatti, l’immondizia è gettata in un’unica busta. In altre stazioni, come quella di Quarto Officina o Pisani, i contenitori non sono affatto presenti. A ciò si aggiunge la totale noncuranza di alcuni addetti alle pulizie che gettano lo sporco raccolto sulle stazioni nel primo contenitore presente nei paraggi. Si tratta allora di una “finta raccolta differenziata”.

IL MIRAGGIO DI UNA SOLUZIONE – Interrogati sul futuro della propria sorte lavorativa, alcuni dipendenti Sepsa hanno dichiarato che la Regione Campania è in procinto di versare all’azienda dei fondi per evitare il fallimento e la chiusura. Il motivo è che la Regione non è in grado di rispondere in tempi brevi alla richiesta di mezzi di trasporto alternativi per gli utenti delle linee Sepsa e Circumvesuviana.Dunque, almeno per i prossimi due mesi i treni E.A.V circoleranno.

Stefania Moschini

Redazione

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