NAPOLI – «Prima si chiudeva, oggi riapriamo gli ospedali che erano stati chiusi e previsti in chiusura nel 2010 e soprattutto prima c’è il blocco del turn-over, oggi si riassume». È soddisfatto il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, che oggi a Palazzo Santa Lucia ha presentato il Piano di riordino della rete ospedaliera. «Si tratta di un grande piano – ha affermato – un grande rilancio che è stato possibile grazie un gran lavoro di serietà, di silenzio nei momenti difficili. Oggi abbiamo recuperato quasi mille posti letto rispetto a una battaglia che vedeva la Campania ingiustamente penalizzata abbiamo recuperato risorse per aver tolto gli sprechi, 230 milioni di avanzo che significa permettere a tutti questi ospedali e sono tanti, come quello di Torre del Greco – ha ricordato il governatore – o Scafati, di non essere chiusi perché devono essere e rimanere presidi ospedalieri, fondamentali per la nostra rete di emergenza. Da oggi – ha sottolineato Caldoro – guardiamo con fiducia al futuro per i nostri cittadini, per la salute e la sanità di eccellenza, quella che dobbiamo mirare ad avere nei prossimi anni. La proposta di rete – ha spiegato Caldoro – è stata inviata qualche giorno fa al ministro della Salute ed essenziale in questo piano di riordino è l’aver recuperare il deficit dei posti letto: ne avremo 802 in più nel 2015. Rispetto al decreto 49/10 che prevedeva la chiusura di alcuni pronto soccorso, noi li riattiveremo».
ECCO QUALI – In particolare si tratta dei pronto soccorso di Scafati, Cava de Tirreni, Maddaloni, Oliveto Citra, Loreto Mare. In programma, altri due in zone disagiate: presso l’ospedale Capilupi di Capri, e il pronto soccorso di Roccadaspide. Durante la presentazione del Piano di riordino a Palazzo Santa Lucia, dove oltre al governatore erano presenti il suo consigliere alla Sanità, Raffaele Calabro’, il sub commissario alla Sanità regionale, Mario Morlacco e il presidente della commissione Sanita’ del Consiglio regionale, Michele Schiano, sono state annunciate altre novità che riguardano la sanità in Campania. Tra queste è previsto l’ingresso dei privati nella rete dell’emergenza: il Cdc di Pineta Grande; Villa Fiori di Acerra; Ospedale religioso S. Maria della Pietà di Casoria; Ospedale Fatebenefratelli di Napoli e Benevento; Villa Betania, e in quella cardiologica,: Clinica Mediterranea; Cdc Montevergine di Mercogliano; clinica S. Michele di Maddaloni; Cdc Pineta Grande; Villa Betania. Sulla rete neonatale si prevede invece di aumentare i posti letto, passando da 110 a 156.