Rischio vulcanico nel napoletano, Vesuvio e Campi Flegrei sorvegliati: «recuperare il tempo perduto»

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NAPOLI –  La Protezione Civile stringe i tempi di attuazione dei piani di sicurezza che ormai coinvolgono complessivamente una popolazione superiore al milione di abitanti. Rischio vulcanico nell’area napoletana: riprenderanno in primavera le prove di fuga dai comprensori del Vesuvio e dei Campi Flegrei. Ma gli interventi di protezione vanno perfezionati in questo momento di sostanziale tregua. Nessun pericolo a breve tempo, nel territorio vulcanico più sorvegliato nel mondo.

ZONE ROSSE – Rete stradale, piano intermodale dei trasporti, potenziamento del volontariato e delle strutture comunali. Nello Di Nardo, neo consigliere del presidente regionale De Luca per i problemi della Protezione Civile, parla del Vesuvio e dei Campi Flegrei, priorità assolute nei programmi di sicurezza e di sviluppo del territorio campano. Per Di Nardo, già Sottosegretario di Stato, una scommessa da vincere in tempi brevi: «Senza far polemiche con le passate gestioni, dobbiamo impegnarci al massimo per recuperare il tempo perduto e ammodernare adeguatamente la complessa macchina della Protezione Civile campana. Cominceremo dalle esercitazioni pratiche intercomunali nelle zone vulcaniche a rischio, dopo oltre dieci anni di paralisi».

Redazione

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