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di Vincenzo Vinciguerra
NAPOLI – “Lavoro garantito” urla il fiume di persone che sta marciando per Corso Umberto. Partita la manifestazione da piazza Mancini nell’ambito dello sciopero generale di otto ore indetto da Cgil e Uil per protestare contro il Jobs Act e le politiche sul lavoro del governo Renzi. Studenti, precari, disoccupati e lavoratori sfilano contro la legge delega sul lavoro approvata la settimana scorsa dal Senato. Giocolieri e pagliacci guidano il corteo per simboleggiare che l’Italia è amministrata e guidata da clown. “Se il contratto non si sblocca non finisce più la lotta”, “Ad ogni riforma approvata ci sarà una barricata” gli slogan nella protesta.
IN TUTTA ITALIA – Incrociano le braccia i lavoratori pubblici e privati. Sono 54 le manifestazioni organizzate dalle due confederazioni in tutta Italia, di cui 10 regionali, 5 interprovinciali e 39 territoriali. A Napoli si chiede al Comune e alla Regione di regolarizzare il precariato: “basta svendere i lavoratori”. “Questo governo ha aumentato la precarietà, ha abbassato i salari e accresciuto la pena del lavoto – una condizione che rappresenta la normalità del cspitslismo: l’usa e getta dei lavoratori è la sola filosofia che esso conosce”, dicono i manifestanti e aggiungono: “Questo governo ha aumentato la precarietà, ha abbassato i salari e accresciuto la pena del lavoto – una condizione che rappresenta la normalità del cspitslismo: l’usa e getta dei lavoratori è la sola filosofia che esso conosce”.
CONTRO RENZI – C’è anche il Carc partito comunista d’azione che grida “Renzi attento di nuovo fischia il vento” Ribellarsi è giusto, ribellarsi è ora, è ora, è ora, potere a chi lavora”, “terrorismo sono i licenziamenti eversione è la disoccupazione” “lavoro per sicuro diritti per tutti miseria per nessuno”