Primo Maggio a Bagnoli/ La piazza risponde alla chiamata dei lavoratori contro la precarietà – LE FOTO

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Un momento del corteo del primo maggio a Bagnoli

BAGNOLI – Si è tenuto ieri pomeriggio a Bagnoli il corteo Primo maggio di lotta a Bagnoli. Il flusso dei manifestanti, radunatosi a piazzale Tecchio, ha percorso le vie cittadine guidato da un carro musicale addobbato di festoni contro austerity, precarietà, jobs act e piano casa. In tanti i movimenti e coordinamenti che hanno aderito: si andava da gruppi come Confederazione Cobas, Campagna per l’abitare “Magnamece O Pesone”, Movimento di lotta per il LavoroBanchi Nuovi a gruppi di lotta ambientale come Studenti No Inceneritore, Comitato di lotta “Bonifichiamo Bagnoli” fino ad arrivare al P.Carc, al Comitato Cassintegrati e Licenziati Fiat passando per gruppi rappresentanti centri sociali come Officina 99, il Laboratorio Occupato Zer081 e Quarto Mondo.

 

IL CORTEO – Mossosi intorno alle ore 17 il corteo è stato molto partecipato sia dai gruppi che dai cittadini partecipanti. Gli interventi dal carro raccontavano a tutto il quartiere della necessità di proporre le alternative esistenti e messe in campo dai movimenti dal basso, per arrestare la deriva assunta dai vari governi filoeuropei succedutisi negli ultimi anni. Non sono mancati infatti striscioni recanti soluzioni dal basso in merito all’emergenza abitativa e in favore della creazione di un Governo di Emergenza Popolare. In questo senso la passeggiata bagnolese è stata paradigmatica per esporre le contraddizioni che gli attivisti denunciavano in strada; durante il percorso infatti sono state descritte le condizioni ambientali e di speculazione economica che sono ruotate attorno all’Italsider, Bagnoli Futura, la NATO e il Centro per l’impiego.

 

LE AZIONI DI PROTESTA – Non sono mancati interventi simbolici da parte del corteo in concomitanza di questi luoghi precisi che rappresentavano la controparte della lotta dei gruppi in piazza. Già nella giornata precedente al corteo erano state simbolicamente occupate Porta del Parco e il Centro per l’impiego da parte del Laboratorio Politico ISKRA e Bancarotta. Durante la manifestazione, invece, sono stati applicati dei sigilli popolari ai cancelli dello stesso Centro per l’impiego con annesso striscione recante la scritta “Centri per l’impiego = generatori di precarietà”. Un passaggio intermedio è stato tentato all’altezza della recinzione NATO, ma in quel caso lo striscione forse per problemi tecnici non è stato issato. Sono stati lanciati infine alcuni petardi all’interno di uno dei cancelli di Italsider, senza che persone o cose subissero particolari danni; portando a termine un corteo tranquillo e propositivo per i cittadini presenti.

 

Marco Coppola

Redazione

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