Portici: crolla Villa d’Elboeuf sui binari. Tratte interrotte.

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Villa 2PORTICI – Villa d’Elboeuf, una delle ville del Miglio d’Oro, ha ceduto sotto le sferzate del vento e della pioggia di questi ultimi giorni. Un balcone, tutti i solai nell’area che dà verso il porto del Granatello e un muro di contenimento, di dimensioni 4 x 4, con i cavi dell’alta tensione sono crollati: la massa di calcinacci si è riversata sui vicini binari ferroviari.

I treni della tratta Napoli-Salerno sono stati fermi per circa un’ora, dalle 16 alle 17 del 5 febbraio. Fortunatamente, non si è registrato alcun ferito.

I vigili del fuoco e i tecnici della Rete ferroviaria italiana sono accorsi sul posto per verificare i danni; insieme a loro c’erano anche il sindaco di Portici, Nicola Marrone, e il comandante della polizia municipale Gennaro  Sallusto, intenti a seguire di persona gli sviluppi delle operazioni di messa in sicurezza. Il sindaco ha detto: “Sono giunto sul luogo per ricevere rassicurazioni sulla stabilità dell’area dove è avvenuto il crollo. Per fortuna non ci sono feriti, attendo di conoscere dai tecnici delle ferrovie i tempi di ripristino delle regolari attività ferroviarie”.

Le Ferrovie hanno attivato bus sostitutivi sulla linea  Napoli-Salerno per i treni della fascia costiera, mentre i treni di lunga percorrenza sono stati instradati sulla linea Monte del Vesuvio.
Trenitalia comunica: “Non si registrano danni a viaggiatori o treni. I provvedimenti di circolazione alternativa saranno in vigore fino al nulla osta dei Vigili del Fuoco e delle strutture competenti che stanno provvedendo alle necessarie verifiche di stabilità delle costruzioni adiacenti”.

LA VILLA – Villa d’Elboeuf, che si estende su una superficie di 4000 metri quadrati, è stata costruita nei primi anni del Settecento su disegno di Ferdinando Sanfelice. È la prima delle 122 ville che decorarono la fascia di costa vesuviana, definita il “Miglio d’oro”  per la bellezza delle abitazioni che la nobiltà napoletana fece costruire.

Tuttavia, il palazzo è abbandonato da anni, e adesso è il regno dei detriti e delle sterpaglie che s’intrufolano nelle crepe dei muri.

La villa è stata messa in vendita nel 2009. Nonostante il comune abbia tentato di esercitare il diritto di prelazione, il palazzo è stato acquistato all’asta l’anno scorso da una cordata di imprenditori per una somma che si aggira intorno ai 4 milioni di euro.

 

 

Mario De Martino

 

Redazione

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