NAPOLI – E’ un viaggio nella memoria, la prima fatica letteraria di Giulio Scarpati, attore indiscusso di cinema e teatro, amatissimo dalle donne e protagonista di una fiction televisiva di successo “un medico in famiglia”. Per la programmazione “Serestate a Pomigliano “la Feltrinelli-point di Pomigliano D’Arco accompagna il neo-scrittore-divulgatore in questo excursus del sentimento, alla presentazione di questo lavoro letterario dal titolo “Ti ricordi la Casa Rossa? Lettera a mia madre” edito da Mondadori, il cui evento ha avuto luogo nel cortile del Palazzo dell’Orologio a Pomigliano D’Arco. E’ un percorso a ritroso nei meandri della memoria, dove il rapporto con la madre, malata di Alzheimer, si sviluppa non più sul piano logico, ma su quello intuitivo, passionale. In questo libro Scarpati esalta il sentimento proprio e dell’uomo, nel suo essere partecipativo al dolore altrui. La perdita progressiva e inesorabile della memoria, il continuo sprofondare nel buio dei nomi e delle immagini che vanno via. Tutto ciò avviene in un corpo normale. Attraverso questo “set” dei ricordi, Scarpati riesce dopo una prima fase legata all’incertezza di come affrontare un percorso umano e terapeutico dove l’unica medicina è ricordare all’amata madre il suo passato, percorre quindi ogni strada per farla reagire e restituirle i ricordi delle cose, dei nonni, di una vita intera. Raccontare per restituire quella dignità del suo passato. Affiorano nei ricordi il consueto viaggio a Licosa, per anni mèta estiva e luogo a lei particolarmente caro, i racconti fiabeschi della prima infanzia, i pizzicotti dati alla rinfusa quando loro bambini litigavano cantando a squarciagola in macchina. Negli occhi le lacrime, un viso spento che ti guarda, senza ricordare chi sei. Questo libro è anche il ritratto di una generazione, che ha vissuto le speranze, i desideri e le incertezze della giovinezza e solo grazie al sentimento, alla passione affettiva per la propria famiglia, è riuscito a dare un senso alla propria vita. Un libro di ricordi, dedicato alla madre, dedicato a tutti quelli che condividono la sofferenza altrui con amore.
Salvatore Cutolo