di Mario Amitrano
NAPOLI – L’Asse Mediano, la strada a scorrimento veloce che collega Napoli ai comuni del suo hinterland, è stata ridotta a una vera e propria discarica a cielo aperto nell’indifferenza generale. Migliaia e migliaia di automobilisti passano e neppure li notano più tutti quei paraurti, pneumatici, divani e frigoriferi abbandonati. E poi sacchetti, tanti sacchetti. Ovunque, dappertutto.
PATTUMIERE A CIELO APERTO – Le piazzole di emergenza sono tutte piene di rifiuti abbandonati, e diventa impossibile anche solo pensare di fermarsi in caso di eventuale necessità. Inutili le denunce, le segnalazioni: difficile anche capire di chi sia la competenza a rimuovere i rifiuti. Tempo fa l’Asìa, l’azienda che si occupa dello smaltimento dei rifiuti a Napoli, bonificò gran parte delle piazzole, ma dopo pochi giorni i soliti incivili, quelli per i quali sarebbe previsto anche il carcere in caso di fermo, ricominciarono gli sversamenti illeciti. All’inizio della strada, in pratica alla fine di via Toscanella, per chi proviene dalla zona ospedaliera, ai lati della carreggiata fanno bella mostra di sé decine e decine di paraurti e pezzi di automobili: sediolini, parabrezza e motori. Poco più avanti, sotto il cavalcavia, un accampamento di rom: sarebbero loro, secondo molti, a sversare in maniera illegale quintali e quintali di rifiuti: in pratica, quelli che non riescono a bruciare.