
NAPOLI – Umiliate, violate, maltrattate, picchiate e ferite a morte. Un vergognoso bilancio quello dei casi di violenza sulle donne, un drammatico bollettino di guerra che non accenna a ridursi. In Italia, tra il 2000 e il 2012, sono state uccise complessivamente oltre 2.200 donne, di queste il 75% ammazzato nell’ambito familiare o di relazioni affettive. Per gridare ‘basta’ a ogni forma di violenza, il 25 novembre si celebra la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, istituita dall’Onu nel 1999, organo principale delle Nazioni Unite, visto il costante aumento delle violenze sulle donne. Oggi il premier Letta ha ribadito con il sottosegretario al Ministero del Lavoro Maria Cecilia Guerra quanto sia importante che la prevenzione giochi un ruolo fondamentale nella lotta contro la violenza sulle donne, la quale rientra nelle condizioni di disparità di genere.
NAPOLI DICE “NO” – Napoli è stata una delle città metropolitane europee che ha sentito come pregnante la necessità di porre freno a queste violenze già prima dell’approvazione del decreto legge avvenuta l’11 ottobre scorso. Infatti, nel 2012 sono stati creati dei centri di ascolto antiviolenza presenti a via Pia, a via Torino, a via Carducci e a Secondigliano. Il capoluogo campano ha ospitato il IV World Urban Forum delle Nazioni Unite, Forum durante il quale si sono discusse politiche internazionali a favore della lotta alla disparità di genere, sia economica che sociale. In tale sede è stato sottolineato quanto la presenza e l’attivismo delle associazioni locali e delle istituzioni possano risolvere in primis il problema della disparità di genere e di conseguenza il problema della violenza sulle donne. Puntare la lente di ingrandimento sul male “violenza sulle donne” è stato necessario per le istituzioni perché i dati dimostrano che la Campania è al sud la regione con più alto tasso di femminicidi.
DATI ALLARMANTI – Prendendo in considerazione che nei primi sei mesi del 2013 in Italia siano stati commessi 81 femminicidi e che almeno 1 donna su 6 abbia subito violenza, a 6 milioni e 734 mila donne tra i 16 e i 70 anni, è stata negata la libertà di una vita normale.In occasione della giornata contro la violenza sulle donne, a Napoli, nella sala dei Baroni di Palazzo San Giacomo è stato organizzato l’evento “Mai più violenza sulle donne” a cui partecipano associazioni di volontariato, sindacati, l’Asl e rappresentanti dell’Università Federico II di Napoli, gli assessorati alle politiche sociali, all’istruzione, ai giovani e alle elette e le Consigliere comunali
EVENTI PREVISTI PER OGGI – Alla Sala della Loggia del Castello Maschio Angioino, l’Udi (Unione donne d’Italia) e Donne in Nero, insieme all’assessorato Pari Opportunità della città organizzano un pomeriggio di riflessione e informazione che si svolgerà alla Sala della Loggia del castello Maschio Angioino. Seguirà alle 17,30 alla galleria Umberto I, il flashmob “Mai più violenza” delle donne di Se non ora quando. In serata, verrà messo in scena al Teatro San Carlo, il monologo di Franca Rame su uno stupro da lei stessa subito negli anni Settanta da alcuni neofascisti. L’opera vanta la regia di Laura Angiulli e sarà recitata da Licia Maglietta e Rosaria de Cicco.
Stefania Moschini