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di Marco Coppola
NAPOLI – Almeno duemila i cittadini scesi in piazza a Bagnoli per opporsi al piano renziano di bonifica del territorio. I temi della lotta sono di contrasto all’annullamento dell’agibilità politica delle istituzioni locali e del non ascolto da parte di amministrazioni e dei governi. Moltissime le forze scese in strada: si va dai sindacati di lotta al Movimento Cinque Stelle, passando per gruppi della sinistra extraparlamentare come Sac, Carc e Iskra, accompagnati da organismi e comitati come stop biocidio, Galleryart e “No inceneritor”. Fra i manifestanti ci sono anche i No triv che si oppongono alle trivellazioni previste dal provvedimento del Governo. I manifestanti contestano, tra gli altri punti, la decisione di nominare un commissario per l’area di Bagnoli. “Fermiamo lo Sblocca Italia. Cacciamo il Governo Renzi”: è lo striscione con il quale apre il corteo di protesta.
PAROLE E STRISCIONI ANCHE PER CUCCHI – Il corteo si presenta come pacifico e pregno di altri contenuti affiancati a quelli del “No allo Sblocca Italia”; tra questi la denuncia delle modalità repressive che lo Stato sta mettendo in pratica contro chi protesta. Non è mancato il ricordo di Davide Bifolco e Stefano Cucchi. La maggior parte dei cori sono però tutti contro il Presidente del Consiglio accusato di aver disertato l’appuntamento che doveva tenersi oggi. Non c’è quindi la volontà di chi governa di ascoltare queste rivendicazioni ed annullare la scelta di commissariare Bagnoli.