NAPOLI – La pizza napoletana da considerare come patrimonio dell’Umanità da tutelare. Questa la petizione richiesta dall’ex ministro delle Politiche Agricole Alfonso Pecoraro Scanio che ha raccolto anche l’adesione del governatore della Lombardia Roberto Maroni. Già raggiunte e superate le 25mila firme sulla piattaforma online Change.org, petizione per chiedere all’Unesco l’inserimento del gustoso prodotto made in Italy tra i “beni immateriali”. Dal 4 febbraio 2010, infatti, è ufficialmente riconosciuta come Specialità tradizionale garantita della Ue.
ECCO GLI ALTRI BENI IMMATERIALI – Nella lista delle Nazioni Unite tra i beni immateriali legati all’artigianato popolare o arti dello spettacolo- sono comprese novanta voci, di cui cinque sono italiane: la dieta mediterranea (dal 2013), le macchine a spalla delle feste religiose (sempre dal 2013), l’arte del violino a Cremona (dal 2012), il canto a tenore (dal 2008), l’opera dei pupi (dal 2008). In meno di ventiquattr’ore la petizione, lanciata dall’ex ministro dell’Agricoltura e dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, è stata sottoscritta da oltre migliaia di sostenitori.