NAPOLI – Il calcio è sicuramente uno degli sport più praticati, seguiti e chiacchierati in tutto il mondo, ma non è l’unico, e soprattutto negli ultimi anni l’interesse verso il football americano è significativamente cresciuto, ma come spesso accade c’è ancora scarsa informazione sull’argomento. Napoli dispone di una squadra eccellente, i Briganti Napoli, fondata nel 1998 da Matteo Garofalo e Nicola Cirillo, e vincitrice del XVI Silver Bowl.
UNA SQUADRA, UNA FAMIGLIA – «Il football è uno stile di vita, non un semplice sport – dice Gennaro Veneziano, capitano della squadra, premiato nel 2009 come migliore giocatore d’Italia nel ruolo di defensive back – Nel football non si mette in luce l’abilità del singolo giocatore, è lo sport di squadra per eccellenza, se io sbaglio il mio compagno rischia di farsi male e io darei la vita per lui».
FOOTBALL MADE IN NAPLES – I Briganti Napoli in effetti si considerano una vera e propria famiglia, in cui il migliore non va semplicemente elogiato, né tanto meno invidiato, ma deve incitare piuttosto a fare sempre di più, perchè il progresso individuale porta al progresso dell’intera squadra. Come in tutte le famiglie anche nella loro troviamo un importante punto di riferimento, ovvero il coach Francesco Colace, col quale vengono affrontate le diverse sfide, trovando sempre la migliore strategia da utilizzare. Il football infatti non è solo basato sulla forza fisica come può sembrare in apparenza, ma è a tutti gli effetti un gioco strategico, in cui conta soprattutto individuare lo schema dell’altra squadra per poter realizzare il famoso touchdown. Punto di ritrovo dei giocatori, il noto pub vomerese il Covo dei Briganti.
L’IMPEGNO SOCIALE E LE NOVITÁ PER LA NUOVA STAGIONE – I Briganti Napoli sono inoltre impegnati anche nel sociale, di fatti fanno visita ai bambini dell’ospedale Santo Bono, portando loro un sostegno non solo materiale, ma soprattutto morale. Far tornare il sorriso ai loro piccoli tifosi è sicuramente la miglior vittoria che si possa ottenere. Intanto noi aspettiamo che a marzo inizi la nuova stagione, quest’anno in Prima Divisione, con una novità: la presenza in campo di un giocatore americano, la cui esperienza non può che far bene alla nostra squadra napoletana.
Magdalena Sanges