GIUGLIANO – Prendono avvio le prime iniziative di sostegno ai manifestanti raggiunti dai provvedimenti di obbligo di firma per gli scontri con le forze dell’ordine avvenuti il 16 gennaio durante la mobilitazione anti Tares. Sono una decina i cittadini coinvolti nel provvedimento a seguito di venti giorni di indagini. In molte sono le voci che in questi giorni si sono levate a sostegno dei manifestanti. Superando un iniziale sostegno di dichiarazioni da parte dei movimenti partono ora le prime iniziative formali di solidarietà dei cittadini coinvolti. In molte le voci che affermano di essere «Complici e solidali con chi rivendica un diritto». Più comitati infatti tengono a sottolineare come a dissociarsi siano stati piuttosto partiti e movimenti elettorali.
L’INIZIATIVA – Fra le iniziative va segnalata quella messa in piedi da Giugliano Bene Comune nel cui comunicato si legge: «L’Associazione Giugliano Bene Comune è molto vicina ai cittadini giuglianesi che in questi giorni sono stati indicati quali unici responsabili degli scontri avvenuti il 16 di gennaio in Piazza Municipio nell’ambito della protesta cittadina per il rincaro abnorme sulla Tares applicata indistintamente a tutti i nuclei familiari residenti, e pertanto esprime la propria ed assoluta solidarietà ai concittadini coinvolti». A queste affermazioni fa eco il Presidente dell’associazione Giuseppe D’Alterio, che afferma: «Esprimo ai miei concittadini la mia personale solidarietà e quella dell’intera Associazione di Giugliano Bene Comune. Dispiace per quei movimenti e o partiti politici che, anche se presenti all’iniziativa di gennaio, si sono poi dissociati, non è bello che la colpa ricada su 15 persone, eravamo tutti presenti e nel bene e nel male hanno partecipato tutti nessuno escluso. Peccato che qualcuno giochi sulla pelle dei cittadini per fare la propria campagna elettorale». È stata per tali motivi, a cominciare da domenica 16 febbraio, indetta una raccolta firme per una petizione popolare a sostegno dei manifestanti coinvolti; ad essa è associata una raccolta fondi per le spese legali che i cittadini coinvolti dovranno sostenere.
Marco Coppola