NAPOLI – «Siate coscienti del vostro talento, vantatevi della vostra tradizione teatrale e leggete tanto!». Con queste paterne risposte l’attore pugliese Michele Placido ha lanciato un personale incoraggiamento agli studenti delle scuole di cinema e teatro napoletane durante l’ incontro di questa mattina sul tema “Essere attori tra cinema e teatro”. Il dibattito si è svolto nel foyer del Teatro Bellini (dove lo stesso Placido sta portando in scena in questi giorni il dramma Zio Vanja tratto dall’omonimo romanzo del maestro russo Čechov, ndr) come momento di avvicinamento tra le istituzioni e le nuove generazioni del palcoscenico. L’evento infatti è stato promosso dall’Assessorato ai Giovani del Comune di Napoli all’indomani di due bandi a favore dell’investimento giovanile nel settore della produzione cinematografica e teatrale.
PLACIDO ASCOLTA I SOGNI DEI GIOVANI STUDENTI – Interrogato dalle sfide riflessive di Maurizio Marino, produttore teatrale e moderatore per l’occasione, e soprattutto dalle numerose domande sorte tra il giovane pubblico degli studenti, Placido ha lasciato tanta testimonianze del suo percorso personale e del suo “essere attore”. Curiosità, ammirazione, confronto e fiducia hanno motivato le richieste dei ragazzi: da pareri critici sulle scuole di teatro in Italia, alla situazione incerta del futuro nel campo artistico, ai segreti per diventare grandi uomini di scena. Gli adolescenti hanno condiviso sogni, desideri, speranze, ma anche paure. E si sono toccati temi delicati del mondo del teatro, quali i costi di produzione, le raccomandazioni, i falsi miti, la fretta e l’illusione del successo, la fuga dei cervelli. «Questi ragazzi sono qui perché vogliono costruire qualcosa, non lasciamo soli, prendiamoli per mano. Noi attori che tanto abbiamo ricevuto, ora dobbiamo anche impegnarci a donare. Napoli ha una ricchezza di teatro che deve emergere. Non siete soli!».
Tra gli astanti, Luca, Iole e Francesca, iscritti presso una scuola di cinema napoletana, erano presenti alla giornata come un’occasione preziosa per la loro crescita professionale: «È un modo unico per ascoltare discorsi e pareri da chi può insegnarci tanto e può aprirci la mente su quanto abbiamo intrapreso».
UN BANDO MERITOCRATICO – L’assessore Alessandra Di Clemente ha voluto fortemente questo contatto con i talenti del palcoscenico emergente per rassicurare sull’impegno di lavoro al quale si sta dedicando l’amministrazione nell’offrire loro condizioni materiali e strumenti burocratici più meritocratici e trasparenti. «Vogliamo rispondere alla vere esigenze, non fare scatole vuote. Bisogna che Napoli esplodi di arte e che si viva di questo» ha spiegato al pubblico presente. In quest’ottica rientrano i bandi, attesi da tempo immemore nel settore, e che si caratterizzano per una apertura, nuova e sperimentale, alle sponsorizzazioni e alle partnership. Per l’occasione lo stesso Placido ha ricevuto la nomina di membro della commissione giudicatrice, ricevendo anche in dono una riproduzione in miniatura dello stendardo del Comune di Napoli. A sostegno dell’assessore, era presente anche lo scrittore Pino Imperatore, che ha condiviso la sua esperienza e il suo impegno nell’area sociale e giovani del Comune: «Essere scrittore a Napoli è difficile, ma anche più affascinante. Come Comune, stiamo cercando di spezzare tutte quelle logiche di clientelismo e favoritismi che avviliscono i giovani. Vogliamo incominciare a dar loro spazio con quanto abbiamo. Il finanziamento pubblico di 15.000 euro guarderà al talento». Lo stesso direttore del Bellino, l’attore Daniele Russo, intervenuto nel simposio, ha promesso che i vincitori avranno un loro spazio nella programmazione degli eventi.
Giovanni Postiglione
