NAPOLI – L’Edenlandia non apre. «La mancata riapertura dell’Edenlandia come annunciato dai nuovi soci del parco – accusano Francesco Emilio Borrelli dei Verdi e Gianni Simioli della radiazza – è una sconfitta per tutti e l’ennesimo affossamento di Napoli ad opera di una burocrazia che ha ipotecato il futuro del nostro territorio ed è a nostro avviso oramai più dannosa della camorra. Tra conflitti di competenze, incartamenti che vengono fatti rimbalzare da un ufficio all’altro senza che nessuno decida nulla, tentativi di mettere i vincoli anche sulle giostre per bambini i burocrati campani hanno causato l’ennesimo disastro».
IMPRENDITORIA LASCIATA SOLA – «L’Edenalandia poteva e doveva ripartire rapidamente, gli imprenditori dovevano essere aiutati e sostenuti nei loro investimenti e invece sono stati combattuti e ostacolati in ogni modo e adesso si parla di una riapertura nel 2016 – continuano Francesco Emilio Borrelli dei Verdi e Gianni Simioli della radiazza- Una data lontanissima per la cittadinanza, per i bambini che da anni non hanno più il loro parco giochi e per i lavoratori che adesso finiranno in mezzo ad una strada. Gli autori di questo ennesimo disastro che siedono comodamente su sedie pagate dai cittadini dovrebbero essere immediatamente rimossi e pagare di tasca propria le gravissime responsabilità e colpe che hanno avuto in questa vicenda. Invece resteranno ai loro posti rovinando ancora una volta la nostra terra e distruggendo le possibilità di lavoro e sviluppo per le nuove generazioni. Una menzione speciale va all’ex soprintendente Giorgio Cozzolino che secondo noi è “fuggito” da Napoli sapendo cosa aveva combinato».