Dieci anni senza Luca De Filippo, l’omaggio con “Non ti pago”: prova superata per Ficarra

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di Violetta Luongo
NAPOLI – Arduo il compito affidato a Salvo Ficarra. Indossare quei panni che furono di Eduardo De Filippo, interpretare don Ferdinando da siciliano doc e affiancarsi a Carolina Rosi, moglie di Luca De Filippo e figlia del regista Francesco. Difficile prova ma superata per l’attore siciliano in scena fino al 30 novembre con “Non ti pago” al teatro San Ferdinando. In punta di piedi e con reverenza quasi sacra, Ficarra interpreta il protagonista, Ferdinando Quagliuolo, tradisce tenerezza mista a genuinità quando entra in scena e rivolge uno sguardo veloce ma non previsto al pubblico in sala, caratteristiche che lo fanno ben volere dai presenti.

OMAGGIO A LUCA – La Casa del teatro, che fu prima di Eduardo e poi del figlio Luca, lo omaggia a 10 anni dalla sua scomparsa con la sua ultima regia. Il 27 novembre del 2015 moriva Luca De Filippo, pochi giorni prima la sua opera “Non ti pago” debuttava all’Augusteo. Desiderio e volontà della moglie Rosi di riportare in scena l’opera che racchiude meglio lo spirito artistico di Luca. Quelle scene riposte ma mai dimenticate, quei parati, quegli oggetti che proustianamente racchiudono memorie antiche ma vive e vitali che sul palcoscenico riprendono nuova linfa e ritornano senza mai esser andate via.

LA COMPAGNIA DI LUCA – Accanto a Ficarra e a Carolina Rosi, nel ruolo di Concetta, i bravissimi attori della “Compagnia di Teatro di Luca De Filippo”: Nicola Di Pinto, Mario Porfito e Marcello Romolo, e Viola Forestiero, Federica Altamura, Vincenzo Castellone, Andrea Cioffi, Carmen Annibale, Paola Fulciniti.
Un’opera tragicomica, già definita così da Eduardo nel lontano 1940, attualizzata poi dalla regia di Luca che mette a nudo la meschinità e l’avidità del genere umano: non ci sono affetti davanti al vile denaro. Un miscuglio di sentimenti negativi, invidia, ingordigia e brama che schiacciano il protagonista fino a fargli dimenticare l’amore verso la sua unica figlia. Sarà la moglie, deus ex machina, a risvegliarlo dal funesto sonno.

 

Redazione

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