NAPOLI – In due su uno scooter che spingono il terzo su un SH 300. E’ noto che è la Moto tra le preferite della malavita organizzata. Di passaggio sono I Falchi. Decidono l’Alt. Al via i controlli. I due a bordo dell’altro scooter, Esposito Antonio e Cozzuto Aniello, sono meccanici e lo si vede ad occhio nudo. Tuta sporca di grasso. Senza esitare sono pronti a farsi riconoscere dagli agenti della 6° sezione della squadra mobile della Questura di Napoli. Il terzo, Di Palma Stefano, appare subito nervoso e fomenta sospetti. Alle domande dei Falchi cerca di sviare le risposte fin poi a confermare di essere detenuto semilibero per attività lavorativa. Esibisce il tesserino del carcere e nega di avere qualcosa di illegale addosso. Non è così, si nota un coltello che fuoriesce dal jeans. Inizia ad innervosirsi e chiede agli agenti di gettare il coltello nel tombino. Lo creerebbe non pochi problemi. Continuano i controlli. Questa volta dalla scocca del motorino c’è un’arma da fuoco. Al momento di essere fermato fisicamente si sfila la maglia e scappa. Al via l’inseguimento del criminale armato. Tenta la fuga cercando di puntare quanto più volte l’arma da fuoco, girandosi verso gli agenti. Ad altezza uomo. Ancor di più, esplode tre colpi di arma da fuoco in aria a scopo intimidatorio. Per nulla intimidito, continua la fuga. Grazie anche all’aiuto di un agente in borghese, bloccato il malvivente con non poca facilità. Prova ancora a sviarsi al momento del fermo ma senza successo. E’ finita. Sequestrata la pistola. Un colpo in canna e per giunta priva di sicura. La situazione per lui si è aggravata. Arrestato e portato al carcere di Poggioreale. Purtroppo, il malvivente non ha evitato un Far West in pieno giorno al centro della città. Un’altra lodevole operazione degli uomini della Squadra Mobile di Napoli.
Vincenzo Vinciguerra