NAPOLI – I giganti delle banche di tutti gli stati membri d’Europa, compreso quel Mario Draghi che ne detiene lo scettro economico, si stanno muovendo alla volta di Napoli. Si terrà infatti il 2 ottobre presso il capoluogo campano il vertice europeo tra le figure preminenti della finanza europea. Tanti attivisti politici e movimenti della sinistra attivi sul territorio e nell’intero sud Italia hanno raccolto la sfida e in seno alla lotta più complessiva del controsemestre popolare, in opposizione alla presidenza italiana del semestre europeo, stanno organizzando il contro vertice “Block BCE” che giovedì mattina in viale Colli Aminei porterà quello che viene definito il “saluto del sud europa” ai colletti bianchi che si riuniranno.
LA QUINTA GIORNATA DI NAPOLI – Si prevede una fitta presenza di attivisti ormai stufi del giogo con cui Angela Merkel e l’intera elite delle banche mondiali stanno stringendo la morsa degli ultimi. Il modello Renzi non trova proseliti in città, che anzi si oppone da giorni alle scelte su Bagnoli. Anche il gruppo dirigente cittadino, la giunta De Magistriis, è sempre più allo sbando delineando una volta di più i motivi della volontà di cambiamento generale e particolare che si respira in città. Per tali motivi tra gli slogan si trovano termini come “jatevenne” e “insieme per la quinta giornata di Napoli”. Forte è la protesta quanto più sorde si mostrano le istituzioni dal locale al continentale. Per questo anche le adesioni e le dichiarazioni di appoggio alla manifestazione di giovedì mosso da artisti, di ampio seguito locale e nazionale, non vengono per caso; lasciano infatti aperto il campo del malcontento di chi paga la crisi senza che gli sia mostrata un’alternativa.
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