NAPOLI – Presentati questa mattina, nella chiesa dei Girolamini, i tre cantieri didattici di restauro della Scuola di Alta Formazione e di Studio, realizzati dall’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro con la Soprintendenza Speciale per patrimonio storico artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale della Città di Napoli e della Reggia di Caserta, la Curia Arcivescovile, il Capitolo della Cattedrale di Napoli, l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa e la Direzione del Museo Civico Gaetano Filangieri.
QUARANTA ALLIEVI A LAVORO – I cantieri didattici hanno visto impegnati quaranta allievi restauratori su opere di assoluta rilevanza del patrimonio napoletano. Le attività didattiche hanno riguardato la decorazione a mosaico della cupola del battistero di San Giovanni in Fonte del Duomo e i dipinti provenienti dalla ricca quadreria del Museo Civico Gaetano Filangieri (cantiere ospitato nei laboratori di restauro del Museo di Capodimonte); a questi si aggiunge l’intervento, portato a compimento nel corso dell’anno presso la sede dell’ISCR a Roma, di cinque preziosi busti reliquiario appartenenti alla chiesa dei Girolamini.
RESTAURATORI – L’intervento nel battistero di San Giovanni in Fonte, a cui hanno partecipato gli allievi del Corso di laurea in restauro dei beni culturali dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, ha permesso di approfondire la conoscenza della tecnica esecutiva di questo straordinario apparato decorativo (databile alla fine del IV e l’inizio del V secolo) e di elaborare un progetto generale per la sua conservazione. Il cantiere accolto nei laboratori di restauro del Museo di Capodimonte ha visto invece all’opera gli allievi restauratori impegnati nella schedatura e manutenzione della quadreria del Museo Civico Gaetano Filangieri, museo che raccoglie circa sessanta dipinti del Seicento napoletano, in previsione dell’imminente completamento delle opere di ristrutturazione dell’edificio. Il restauro dei busti reliquiario dei Girolamini ha avviato la proficua collaborazione tra ISCR e Soprintendenza SSPAE di Napoli nell’ambito delle attività didattiche. L’intervento di restauro, realizzato nel corso dell’anno accademico 2012-2013, ha portato a risultati inaspettati. Le indagini diagnostiche hanno fornito indicazioni chiare sulla tecnica esecutiva e consentito di riferire i busti reliquiario all’intagliatore Aniello Stellato a cui nel 1619 era stato commissionato un gruppo di dodici busti di santi.