NAPOLI – Al via il progetto “Monumentando”, indetto dal sovrintendente Fabrizio Vona, per riqualificare e restaurare le opere artistiche e i monumenti presenti nella nostra città. 27 in tutto, tra cui la statua di Vincenzo Bellini, sita nell’omonima piazza (nella quale sono anche presenti quelle mura greche da poco ripulite da cumuli di bottiglie, ma che sono state di nuovo immediatamente danneggiate), passando alla fontana di Piazza Monteoliveto, sino al Monumento dei Caduti a Pianura. Previsti interventi anche alla Fontana del Carciofo, in Piazza Trieste e Trento, anche sull’Arco di via Chiaia e alla Fontana del Gigante sul Lungomare di via Caracciolo. Progetto che prevede un importo di oltre 3 milioni e mezzo di euro per riqualificare il patrimonio artistico, storico e culturale.
TUTELARE E RESTAURARE I BENI – Obiettivo primario del progetto non include solo il restauro, ma anche la presenza di telecamere e cancellate che, come sostiene lo stesso Vona, non sono la soluzione universale, ma possono agire da deterrente al vandalismo imperante nella città di Napoli: esempio concreto è quello a Piazza Dante e A Piazza Mazzini, ove alle omonime statue sono state poste delle recinzioni proprio per evitarne deturpamenti. Purtroppo, come denunciano gli assessori ai Beni culturali, moltissime opere d’arte che erano state riqualificate in vista dei 150 anni dell’Unità d’Italia, appaiono infatti già rovinate.
4 BORSE DI STUDIO PER STUDENTI – La “Uno Outdoor”, società di pubblicità, si occuperà essa stessa di alcuni restauri, e individuerà altri sponsor per le gare d’appalto, che provvederanno alla manutenzione delle opere per altri 12 anni. Inoltre, in vista del progetto, verranno indette 4 borse di studio agli studenti di Architettura, Scienze della Comunicazione e dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli. I tempi di progettazione vanno dai 60 ai 120 giorni; i tempi di gara da 30 fino a 360 giorni, come nel caso dell’Arco di Trionfo del Maschio Angioino. Al termine dei lavori di restauro, gli sponsor provvederanno alla manutenzione ordinaria degli stessi per un massimo di 12 anni.
SALVARE L’ARTE – Un grande ed importante progetto dunque, che sembra non limitarsi a ristrutturare e migliorare le opere d’arte ma che, implicitamente, lancia un messaggio significativo e forte a quelle istituzioni addette alla protezione del nostro patrimonio artistico e culturale, da troppo tempo abbandonato e lasciato alla mercè dei vandali e dell’incuria politica.
Roberta Savino
