di Violetta Luongo
NAPOLI – Maestoso quartetto di attori in scena con Sarabanda fino al 19 gennaio.
L’opera ultima di Ingmar Bergman ha riscosso un grande successo alla sua prima nazionale dando il via al nuovo anno del teatro Mercadante.
Continui e repentini i cambi di scene minimali: un divano, una poltrona, un letto, una finestra, un tavolo per descrivere lo svolgimento del dramma. Quattro attori, quattro protagonisti: Renato Carpentieri, Alvia Reale, Elia Schilton, Caterina Tieghi. Dieci scene in cui le coppie, in un disperato valzer a due si danno il cambio fino all’epilogo struggente in cui compaiono finalmente tutti e quattro.
L’opera a firma del direttore Roberto Andó mette in scena rimpianti, rimorsi e rancori di un padre verso il figlio, di un nonno verso la nipote, di un matrimonio tradito.
LA DISPERAZIONE DI BERGMAN – Il dolore la fa da padrone. Il dolore della morte della nuora Anna sconvolge tutti anche il vecchio burbero e scontroso anaffettivo Johan, interpretato dal grande Carpentieri. Un vortice di sentimenti ed emozioni regge le fila della colta e aulica tessitura svedese. Gli uomini punitivi e vendicativi, le donne tenere e paciere. La pazzia di Henrik legato alla figlia da un innamoramento morboso, la figlia intrappolata da questo legame oppressivo e soppressivo, il nonno interessato più a colpire il figlio che ad aiutare la giovane e talentosa nipote Karin, la cui interpretazione magistrale ha strappato numerosi applausi. Le scene, le luci e la musica sottolineano la solitudine dei protagonisti in questo dramma familiare in cui il dolore di vivere va a braccetto con l’angoscia della morte.