di Violetta Luongo
NAPOLI – Morire per poche ore e poi resuscitare per raccontare l’aldilà. E’ quello che succede a Peppe Iodice nel suo spettacolo “Ho visto Maradona” in scena al teatro Cilea fino al 7 dicembre. Tutto è pronto per l’estremo saluto a Peppe Iodice, bisognerebbe piangere ma con lui sul palco è impossibile. Il pubblico in sala diventa spettatore di un funerale già dal foyer: accolto da un manifesto funebre e da un registro delle firme, fiori e gigantografie del morto campeggiano sul palcoscenico. L’incipit dello spettacolo rimanda alla memoria il film del 1982 “Morto Troisi, viva Troisi”, il finto reportage sulla morte dell’attore napoletano, avvenuta poi realmente nel 1994.
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UN VIAGGIO DOLCEMENTE SPASSOSO – La commedia, scritta da Iodice con Francesco Burzo e Marco Critelli per la regia di Francesco Mastandrea, è un viaggio autobiografico, comico e soprannaturale, che il protagonista fa: attraverso la morte rivive e rivede la sua vita, i suoi affetti, i suoi amori ma anche le persone che non ci sono più. Tra queste, più di tutti el Pide de Oro, l’uomo che ha fatto sognare generazioni intere. Dolce malinconia si mescola a risate infinite, la morte viene affrontata con naturalezza e spontaneità, non c’è paura o distacco. Iodice riesce a schernire e prendersi beffa di essa facendo anche una giusta riflessione sulla vita: va goduta fino in fondo senza doversi pentire mai. Con lui, a reggere le fila del life show, i bravi Francesco Mastandrea e Salvatore Catanese.