NAPOLI – Si è spento a 76 anni l’attore Antonio Allocca. Nato a Portici nel 1937 ma residente da anni a Marcianise in via De Sanctis al parco “Il Gabbiano”. L’attore, caratterista e comico, degli anni ’80, ha interpretato, negli anni, decine di film, il suo ruolo è stato quasi sempre quello di caratterista, con parti a volte piccole, a volte consistenti, ma mai o quasi mai da protagonista.
ANIMA E CUORE AL TEATRO – Personaggio principale ma non protagonista ha calcato negli anni tanti, diversi palcoscenici regalando anima e cuore al teatro e al piccolo e grande schermo. Indimenticabile la sua parte in “I ragazzi della terza C”, serie tv comica, che ha caratterizzato gli anni ‘80 ed un mito per tanti ragazzi cresciuti in quegli anni, una delle migliori fiction comiche made in Italy. Allocca ancora è ricordato dai più comeil professore della terza C, quello che dava i voti, 1, 2,3, 4 agli alunni peggiori, famosa la sua frase “Sacchi…3”, altri invece lo ricordano come un mafioso impaurito più della sua vittima in “Così parlò Bellavista” di Luciano De Crescenzo.
ALLOCCA QUELLO CHE TUTTI CONOSCONO MA NON RICORDANO – Volto noto a tutti gli italiani quello di Allocca anche se spesso e volentieri non viene ricordata una parte principale o forse persino il nome, ma dell’attore napoletano, caratterista, è impossibile non aver notato almeno una parte, la formazione di Allocca è quella della scuola di Eduardo De Filippo. Si ricordano, infatti, le sue parti in “Operazione Pappagallo” del regista romano Marco Di Tillo, su sceneggiatura di Piero Chiambretti, Claudio Delle Fratte e Marco Di Tillo. Nel cast del film Leo Gullotta, Didi Perego, Tiberio Murgia, Syusy Blady e Nicola Pistoia. Tra il 1998 e il 1999 collabora in teatro con il regista Arnolfo Petri interpretando “L’Albergo del Libero scambio” di Georges Feydeau e “Gran Varietà Portorico” dello stesso Petri.
PREMIATO – Nel 1975 riceve un riconoscimento alla carriera, il Premio Antonio De Curtis targa speciale. Di Allocca si ricordano tante piccole e grandi parti, una vita segnata da una carriera importante, che però non gli ha mai impedito di perdere il suo spirito principale quello dell’uomo dalla vita quotidiana e soprattutto non lo ha mai allontanato dalla sua Napoli.
I funerali si terranno il 2 gennaio ore 10 alla chiesa degli Artisti in piazza Trieste e Trento a Napoli.
Antonio Iorio