Protesta dei residenti contro nuovo campo rom: “Presidio h24, non molleremo” – LE FOTO

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SAN PIETRO A PATIERNO – I cittadini non hanno atteso che si tenesse il consiglio della VII Municipalità che attende chiarimenti dall’Assessore alle politiche sociali, previsto per le 10.00 di domani mattina nella sede istituzionale della VII Municipalità in Piazzetta del Casale, rione dei Fiori, Secondigliano. I residenti come hanno sentito il rumore dei motori dei mezzi pesanti e delle ruspe che volevano accedere all’area, hanno subito inscenato un sit-in, dove hanno preso parte un centinaio di persone del luogo. Non siamo razzisti dicono a voce alta i cittadini, ma a pochi passi dalle nostre case, in via del Riposo, fino all’anno scorso era presente un campo rom. Credeteci abbiamo subito di tutto, dall’avvelenamento dell’aria per i continui incendi, alle ruberie di attrezzi nei confronti degli ultimi artigiani rimasti in zona, per non parlare dei furti negli appartamenti. Grazie a Dio da un anno a questa parte si respirava un’aria diversa e da tempo non si sentivano notizie di furti. Abbiamo istituito un presidio h24 continuano i cittadini, non molleremo siamo convinti di aver ragione e lo dimostreremo con i fatti.

LE ISTITUZIONI SUL CASO – Il presidente della VII Municipalità Vincenzo Solombrino ha invitato per domani mattina l’assessore al Welfare Roberta Gaeta per discutere del progetto nel corso di una seduta consiliare ad hoc. «La zona di cupa Principe – spiega – ha bisogno di ben altri interventi che portino sviluppo e vivibilità. E’ impensabile costruire un campo rom, iniziativa legittima sul piano dell’accoglienza e dell’integrazione, laddove i nostri cittadini lamentano da anni il più totale abbandono. Con questi presupposti non consentiremo, come istituzione di prossimità, l’apertura del cantiere». Gli fa eco il consigliere municipale Giuseppe Grazioso che da tempo conduce una battaglia per restituire dignità alla zona: «Non si tratta di discriminazione ma, costruire qui una cittadella per i rom, significherebbe condannare ad un ulteriore degrado un territorio già duramente penalizzato in questi ultimi anni.  Numerose non le costruzioni di edilizia popolare in questa parte del territorio che ospitano all’incirca 2000 famiglie. Costruzioni con grosse carenze di servizi completa,mente abbandonate dal comune centrale che dovrebbe garantire una corretta gestione dell’intero patrimonio immobiliare, continua Grazioso – per questo siamo vicini alla gente che pacificamente chiede la riqualificazione del quartiere e non altre mortificazioni» Conclude il consigliere municipale Giuseppe Grazioso.

Redazione

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