di Sandro Tacinelli
CALCIO – C’è rammarico ma, alla fine, il calcio è questo. Va avanti chi segna, chi vince e contano poco le recriminazioni per i gol sbagliati o le imprecisioni. Le speranze e i sogni del Napoli si fermano a Liverpool. I padroni di casa vincono con il minimo scarto… quanto basta: 1 – 0. Segna Salah, la punta veloce che, pur contenuto dai difensori partenopei, ha un paio di guizzi dei suoi e mette il sigillo a un incontro che vale la qualificazione. Gli azzurri soffrono il gioco dei padroni di casa, riescono anche a contenerli e anche a proporsi con pericolosità, ma non si può essere imprecisi sotto porta. E allora diventa tutto più difficile. Le imprese impossibili e bisogna guardare altrove, verso altri lidi e con rinnovata fiducia. Già al secondo minuto, dopo azione prolungata, Ruiz permette alla difesa di liberare un pallone pericoloso; poi, Van Dijk anticipa Insigne su bel lancio di Mario Rui.
Per il Liverpool, invece, Henderson porge a Salah in area: lo stop non è dei migliori e Ospina fa sua la sfera. Si libera sulla destra Mertens che passa a Hamsik: tiro alto. La velocità è l’arma dei rossi di mister Klopp. Alexander-Arnold scodella in area: testa di Milner: alto. Il Napoli non sta a guardare, tenta di ragionare e trovare i varchi giusti per arrivare dalle parti di Allison. Va alla conclusione debole Henderson dal limite e, un minuto dopo, Salah si invola sulla destra in area: tiro che inganna Ospina e si insacca: 1 – 0. Immediata la reazione azzurra: Ruiz dal limite: Allison para a terra. Ancora lui, questa volta servito da Mertens, ma non inquadra la porta. Scende Insigne sulla sinistra: il suo cross non trova nessuno. Il tempo si chiude con un tiro da centrocampo del nazionale belga teso a sorprendente Allison. In avvio di ripresa, subito Vijnaldum mette fuori dopo bello scambio con Salah e, ancora l’ex romanista, mette fuori da posizione favorevole. Sul capovolgimento di fronte è Mertens a mettere in apprensione la difesa avversaria. Poi, tocca a Albiol, bravo nel colpire di testa su angolo di Callejon, ma ci vuole ben altro per superare l’estremo difensore del Liverpool. Passano i minuti.
Gli azzurri sanno che ci vuole un altro risultato. Provano a essere più incisivi, ma non è facile. Ancelotti dà spazio a Zielinski che prende il posto di Ruiz. Milner, dalla destra, prova a piazzare il pallone: fuori di poco. Entra Milik per Mertens. Henderson da fuori: doppia deviazione: Ospina a terra. Mario Rui cede il posto a Ghoulam. Callejon serve Milik che si fa anticipare e, subito dopo, intesa tutta polacca fra Milik e Zielinski: tiro alto. Poi, se ne va Salah e Ospina con una prodezza salva. Allora tocca a Mané e il portiere partenopeo dice di nuovo no. Gli azzurri cercano la rete del pareggio, della tranquillità e, per questo, lasciano qualche spazio in più ai veloci attaccanti avversari. Bella intesa Milik-Insigne-Callejon: nulla di fatto. Keita entra per Firmino e Fabinho per Milner. Ancora una ripartenza: Salah a Mané che… grazia il Napoli. C’è un cross di Milik: Alexander-Arnold respinge: tiro al volo di Insigne: alto. Spazio anche a Lovren che sostituisce Alexander- Arnold. Siamo ai minuti di recupero. Ancelotti ordina l’avanti tutta. Dopo azione prolungata, la sfera raggiunge Milik a tu per tu con Allison: tiro e miracolo del portiere. Niente da fare. Sull’altro fronte, Nané contro Ospina mette fuori. Non c’è più il tempo per sperare. Si riprende il campionato. Prossimo turno, la trasferta a Cagliari, utile per trovare nuovo morale e nuovi stimoli. #Nuncestapiacere